Obiettivo clima
La fotografia per l’osservazione, la comprensione e la documentazione dei processi di cambiamento climatico
Quello tra arte e scienza è un rapporto di lunga data. Tanto che, nel corso della storia, la figura dell’artista e dello scienziato si sono spesso sovrapposte: basta pensare agli studi anatomici di Leonardo da Vinci, straordinarie opere d’arte che indagavano gli aspetti nascosti dell’organismo umano. Il tempo ha visto la specializzazione, e quindi l’allontanamento, tra le figure. Ma ancora oggi, anzi soprattutto oggi, l’arte rimane un’alleata preziosa per comunicare la scienza.
A differenza di quanto avveniva in passato, infatti, ora la comunità scientifica è chiamata a un continuo confronto e dialogo con diversi settori della comunità e la scienza è entrata nel dibattito politico e pubblico. L’arte può allora essere un mezzo potente per diffondere le conoscenze scientifiche e per far riflettere sul loro ruolo, trasformando la conoscenza tecnica e specialistica in un’emozione percepibile da chiunque e aiutando così a prendere scelte consapevoli, ad agire in modo sostenibile.
La mitigazione del rischio e la protezione civile, da sempre i temi al cuore del lavoro di Fondazione CIMA, si basano su modelli, algoritmi e analisi fortemente tecnici; ma le loro implicazioni, che influenzano direttamente il nostro benessere e la nostra sicurezza, sono vicine a tutti. Ecco, allora, perché la contaminazione con l’arte diventa una delle strade per noi più importanti da percorrere per portare questi temi fuori dalla storica “torre d’avorio” della scienza.
Le opere raccolte in questo sito, parte della collezione di Fondazione CIMA, raccontano alcune delle sfide più grandi che l’umanità è oggi chiamata ad affrontare: siccità, alluvioni, incendi, inquinamento, cambiamenti climatici e perdita di biodiversità. Attraverso le immagini, parlano di fenomeni con i quali ci siamo confrontati in passato e con i quali ci confronteremo in futuro; mostrano la ricchezza del nostro pianeta, chiamandoci a riflettere sul nostro ruolo nelle complesse dinamiche che lo governano.
Ma saranno soprattutto le nuove generazioni le grandi protagoniste chiamate ad affrontare queste sfide. Fin dalla sua nascita, quindi, Fondazione CIMA ha voluto rivolgersi anche a loro: qui è possibile trovare l’ampia serie di progetti e attività rivolti ai più giovani, che propongono laboratori ed esperienze interattive per sensibilizzarli e coinvolgerli.
La fotografia per l’osservazione, la comprensione e la documentazione dei processi di cambiamento climatico
Osservare e ricordare quel che è successo a questi borghi è fondamentale per poter conoscere meglio i rischi naturali e le loro conseguenze.
Un anno di eventi naturali in dodici acquerelli realizzati da Barbara Alessandri, educatrice ambientale di Fondazione CIMA
Un uomo di scienza, Franco Siccardi, pone al climatologo Antonello Provenzale, all’artista Beppe Schiavetta e allo studioso Lorenzo Verderame interrogativi sul rapporto uomo-natura
Un breve monologo teatrale, recitato da Annapaola Bardeloni, sui temi dell’acqua, della pioggia, delle alluvioni e del fango…
Il “Muro” del Maestro Beppe Schiavetta, un’opera imponente dedicata ai quindici anni di Fondazione CIMA
Otto dipinti del Maestro Beppe Schiavetta ispirati da “Il lamento per Ur” che narra come la distruzione di Ur ebbe come concausa una tremenda siccità
La Collezione CIMA per lasciarsi incantare dall’avventura della scienza che si fa arte e dell’arte che si fa scienza
Un murale di 330 mq all’entrata di Cairo Montenotte, per coinvolgere la popolazione e prendere coscienza del proprio territorio
Laboratori basati sul gioco e sull’interazione con la natura, che comprendono elaborati artistici, escursioni, giochi in bosco e
attività di sperimentazione teatrale
Dodici illustrazioni del Vivaio Forestale Pian dei Corsi, realizzate da Barbara Alessandri, educatrice ambientale di Fondazione CIMA
Una mostra di fotografie scattate in natura, nel territorio ligure per comprendere, conoscere e valorizzare il bosco
Un viaggio tra animazioni e riprese per far conoscere ai ragazzi le specie di cetacei che popolano il Santuario Pelagos
Un progetto di sensibilizzazione sulla biodiversità e ricchezza del mare e sulle problematiche relative all’inquinamento da plastica
Mostra fotografica legata al progetto Pelagos Noise, il cui obiettivo è stato quello di capire l’impatto dell’inquinamento acustico sui cetacei
Albert Einstein, 1923